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Terzo cd per I tedeschi Firesign, gruppo capitanato dal cantante e chitarrista
Steve Heyden, un veterano sulla breccia da quasi 20 anni e che negli anni
80 e 90 si è fatto notare come membro di bands quali Sex Attack,
Backslash e Bad To The Bone. Come nei precedenti Fourplay
(1999) e Wheelin And Dealin (2001), anche in questo
Truth Or consequences i Firesign ci propongono un hard rock
classico variegato e ottimamente eseguito, con qualche influenza metal
e street. Ride On The Highway propone sonorità molto
legate agli anni 70, Van Halen e Bad Company in primis, e il bravissimo
Heyden si fa notare con il suo stile chitarristico funambolico ma mai
invadente, influenzato da mostri sacri quali Michael Schenker e Eddie
Van Halen. La seguente Another Something ha un ritmo veloce
e sonorità più metalliche, vicine alla N.W.O.B.H.M., e pur
nella sua semplicità è uno dei brani più incisivi
del cd. Dance In The Rain, è un buon esempio di hard
rock roccioso, in evidenza la bravura del bassista Ridu Brandelick, mentre
Statisfy Your Greed, che ricorda gli U.F.O. più heavy,
è impreziosita da un breve solo di twin guitars in
puro stile Thin Lizzy. Pregevole anche la ballata Comin On
Still Strong, che riesce ad emozionare senza scadere nel melenso.
Dopo la trascurabile Toy Boy, piuttosto scontata, il cd ha
unimpennata qualitativa a partire da From The Asylum,
song lunga e sofferta, dominata da riffs nervosi e da una drammatica interpretazione
vocale di Steve. Eccellente anche Fat Man Bastard resa minacciosa
dalle vocals a tratti filtrate e dotata di un guitar solo lisergico,
così come non è da meno la title-track; un blues metallizzato
in cui ancora una volta Heyden mette in mostra tutta la sua tecnica ed
il suo feeling. Lo strumentale Eyes Of Maelstrom è
un excursus in piena N.W.O.B.H.M., con atmosfere ai confini con lepic
metal. Chiude Dirty RocknRoller, un classico,
trascinante street rocknroll. Un cd ef una band che meritano
veramente la vostra attenzione
I Firesign sono pronti a fare il salto
di qualità! Recensione Realizzata da Andrea Zazzarini |
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Vote: 7,5 |